Oscar Piastri ha affrontato la conferenza di Abu Dhabi con un tono sereno, spiegando di aver preparato l’ultima gara della stagione in modo semplice, tra padel e riposo. Il pilota McLaren non vuole recriminare sui punti persi durante l’anno e guarda al weekend con equilibrio, godendosi anche la presenza della sua famiglia. Sul tema del possibile aiuto a Norris nella lotta mondiale, Piastri frena: prima di parlarne, vuole capire cosa il team si aspetterà realmente da lui in pista. Il giovane australiano ha parlato anche del rapporto con Norris, definendolo un esempio raro di amicizia sincera fuori dalla pista nonostante la rivalità interna. Per Piastri la chiave è la capacità di separare tensione sportiva e rapporto personale.

Piastri e l’approccio all’ultima gara: normalità e zero pressioni

Piastri ha raccontato di aver vissuto i giorni prima di Abu Dhabi con totale normalità, senza rituali particolari e senza carichi psicologici aggiuntivi. Lo ha spiegato così: "ho giocato a padel e mi sono avvicinato normalmente al weekend perché c’erano pochi giorni, mi sono riposato e va bene così, nessuna stagione è perfetta per tutti e non serve recriminare su punti persi, tutti possono farlo, ci sono gare che vorrei rivivere e lo stesso vale per il team, ma non c’è un episodio che mi abbia colpito più degli altri". Una riflessione che mostra quanto il pilota australiano affronti l’ultimo appuntamento con lucidità e maturità sportiva.

Famiglia presente e zero ansie sul motore: “Non è una variabile”

Abu Dhabi è anche una gara simbolica per Piastri, che avrà finalmente con sé amici e famiglia dopo molte trasferte vissute in solitaria. Il pilota ha ammesso quanto sia speciale averli nel paddock: "essendo l’ultima gara ho fatto tante gare senza amici e famiglia, è bello averli qui, per alcuni la presenza dei genitori crea pressione ma per me è il contrario, mi fa piacere". Riguardo alle discussioni tecniche su eventuali problemi legati ai motori più usurati in casa McLaren, Piastri ha liquidato il tema senza preoccupazioni: "non so nemmeno chi cambia e chi no, non lo consideriamo una variabile". Un modo diretto per mettere da parte qualsiasi alibi o tensione aggiuntiva.

Team order e amicizia con Norris: un equilibrio raro

Il passaggio più atteso della conferenza riguardava i possibili team order per favorire Norris nella lotta al titolo. Piastri ha risposto con prudenza: "è una cosa di cui non abbiamo discusso e finché non so cosa ci si aspetti da me non ho una risposta, vedremo in pista quali saranno le richieste". Nessuna chiusura, ma anche nessun impegno anticipato. Sul rapporto con Norris, Piastri ha invece sorriso parlando della loro intesa fuori dal circuito: "mi piace molto la sua collezione di auto e cerco di raggiungerlo, la cosa bella è che riusciamo a lasciare quello che accade in pista, in pista, essere amici fuori non è semplice ma serve collaborazione da entrambi, è ciò che ammiro di più".

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Sezione: News / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 12:21
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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