L’ultima tappa della stagione inizia con un venerdì particolare ad Abu Dhabi: le squadre hanno infatti scelto di mettere in pista diversi giovani per adempiere al regolamento che impone almeno due sessioni di libere dedicate a un pilota non titolare. Una scelta che modifica equilibri e programmi, con team e ingegneri concentrati nel ricavare indicazioni utili da un solo turno effettivo di lavoro con i titolari. In questo scenario, la McLaren ha deciso di sottrarre la prima sessione a Oscar Piastri - che si sta giocando il mondiale per affidare la MCL39 a Pato O’Ward, mentre in casa Red Bull tocca ad Arvid Lindblad prendere il volante solitamente gestito da Tsunoda. Una mattinata ricca di debutti che aggiunge un ulteriore livello di interesse all’ultimo weekend del mondiale.

La carica dei giovani: nomi, aspettative e prime sensazioni

In Ferrari sarà il turno di Arthur Leclerc, che prenderà il posto di Hamilton con l’obiettivo di mostrare ordine, precisione e capacità di adattamento a una monoposto complessa. Dai box filtra fiducia, e qualcuno vicino al monegasco racconta che la sua attitudine al lavoro sia cresciuta molto negli ultimi mesi. Lo stesso Leclerc avrebbe già confidato ai tecnici: “È un’occasione enorme, voglio sfruttarla senza commettere errori inutili”. In Aston Martin doppio cambio: sarà invece Jak Crawford a subentrare a Stroll, mentre Cian Shields porterà in pista al posto di Alonso. Paul Aron prenderà il volante di Gasly per Alpine, Luke Browning quello di Albon in Williams, mentre Ayumu Iwasa debutta su RB sostituendo Lawson. Completa la lista Ryo Hirakawa, pronto a salire sulla monoposto di Ocon in un weekend che per lui rappresenta una sorta di esame generale in vista di un possibile ruolo più rilevante nel 2025.

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Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 10:24
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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