Le difficoltà della Ferrari negli ultimi anni non sarebbero legate a limiti tecnologici, ma a condizionamenti esterni che hanno portato il team a prendere decisioni sbagliate nei momenti cruciali. È quanto dichiarato da Neil Martin, ex capo della strategia della Scuderia, durante un intervento a Campioni Speaker riportato da PlanetF1.com. "Gli strumenti strategici che la Ferrari utilizza sono di altissimo livello, lo stato dell’arte. Il problema non è mai stato quello. Il vero ostacolo è arrivato dalle influenze esterne e dalla pressione costante che ha finito per condizionare le scelte del muretto, anche con piloti del calibro di Lewis Hamilton e Charles Leclerc", ha spiegato Martin. Una rivelazione che conferma quanto il contesto ambientale e la gestione della pressione possano incidere sulle performance di una squadra storica ma da anni a caccia di stabilità.

Le parole dell’ex stratega si inseriscono in un momento particolare per Hamilton, che al primo anno con la Rossa ha ammesso di aver vissuto una fase iniziale complicata, fatta di pressioni e aspettative enormi. Intervistato a Monza sempre da PlanetF!, il sette volte campione del mondo ha raccontato di voler ritrovare leggerezza e motivazioni. "Abbiamo lavorato duramente in questa prima parte di stagione, ma la pressione è stata enorme e non sempre ci siamo divertiti. Ora voglio tornare a ricordare il motivo per cui amo questo sport: guidare e divertirmi", ha detto l’inglese, che ha parlato anche delle difficoltà di integrarsi in un team così grande e sotto i riflettori come la Ferrari. "Ci sono state tante novità, tantissimi impegni extra, nuovi partner, photo shoot, il tutto mentre cercavo di adattarmi a un contesto totalmente diverso. Il Cavallino è il marchio più grande del nostro sport, e questo porta con sé una quantità incredibile di attenzioni e rumore di fondo".

Hamilton, però, ha sottolineato come nonostante le difficoltà resti forte la determinazione a fare bene con la Rossa. "Mi sono unito alla squadra per la quale ho sempre sognato di correre, e ora voglio concentrarmi sull’essenziale. Mettere da parte ciò che distrae e tornare al puro amore per quello che facciamo", ha dichiarato. Un pensiero che si lega alle osservazioni di Neil Martin: senza la capacità di isolarsi da pressioni esterne e influenze mediatiche, anche il team più preparato rischia di sbagliare. Per la Ferrari, dunque, la vera sfida non è solo tecnica, ma soprattutto mentale: ritrovare un approccio sereno e focalizzato per permettere a piloti e ingegneri di esprimere al meglio il loro potenziale e riportare il Cavallino a lottare per le vittorie.

Sezione: News / Data: Sab 13 settembre 2025 alle 12:00
Autore: F1N Redazione
vedi letture
Print