Una luce dopo la lunga attesa

Dopo oltre tre mesi di silenzio e sette gare senza punti, l’Alpine è tornata finalmente a sorridere. Sul circuito di Interlagos, Pierre Gasly ha conquistato due preziosi punti, rompendo una serie negativa che sembrava infinita. Il francese ha descritto il weekend come “una boccata d’aria fresca”, dopo settimane passate nel limbo della mediocrità. Tornare in Q3, competere nel gruppo di testa e concludere entrambe le gare nella top ten è stato un risultato quasi inatteso. Tuttavia, lo stesso Gasly ha ammesso di non riuscire a spiegarsi fino in fondo da dove sia arrivata questa improvvisa competitività. Le caratteristiche del tracciato brasiliano, l’altezza da terra e la gestione delle gomme potrebbero aver giocato un ruolo, ma la sensazione è che ci sia qualcosa di più profondo da capire all’interno del team francese.

Analisi e dubbi sul vero potenziale

Il comportamento della monoposto è apparso molto più stabile del solito, con una risposta precisa e prevedibile nelle curve, elementi che Gasly ha definito “il segno di una vera macchina da corsa”. In qualifica, la distanza dalle McLaren è stata minima, segnale incoraggiante dopo mesi di frustrazione. Tuttavia, la squadra stessa sembra perplessa: se a San Paolo l’auto è parsa rinata, perché era stata così deludente nelle gare precedenti? Gasly invita alla prudenza, ricordando che in Formula 1 raramente un singolo fattore spiega tutto: il rendimento nasce da una somma di piccoli dettagli, come settaggi, temperature e adattamento al circuito. Il risultato finale, solo un punto in gara, non riflette del tutto il potenziale espresso, e il francese è convinto che ci fosse margine per fare meglio, nonostante un degrado gomme più rapido del previsto.

Tra speranze e incognite per il futuro

Nonostante l’entusiasmo, la fiducia resta fragile. Gasly ha ammesso che sarà difficile ripetere prestazioni simili nelle prossime tappe, a meno che non vengano compresi i motivi reali di questa improvvisa crescita. “In Messico eravamo lenti, qui siamo stati veloci, ma non sappiamo ancora perché”, ha confessato con onestà. Sul fronte opposto, il compagno di squadra Franco Colapinto ha vissuto un fine settimana complicato, penalizzato da un cambio di telaio dopo un incidente nella sprint. L’argentino non è andato oltre il quindicesimo posto, lamentando scarso grip e consumo eccessivo delle gomme. Ora in Alpine si studiano i dati per capire se il miglioramento in Brasile è frutto del caso o il primo segnale di una rinascita concreta. Il team francese, dopo mesi di buio, ha intravisto finalmente una scintilla: resta da vedere se saprà trasformarla in fuoco duraturo.

Sezione: News / Data: Mer 12 novembre 2025 alle 14:48
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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