Duro botta e risposta tra il presidente Ferrari John Elkann e i piloti Ferrari. Il presidente accusa i piloti di non parlare troppo e non focalizzarsi sulla guida, i secondi rispondono sui social bypassando le critiche del capo. La realtà è una scollatura raccontata bene da Daniele Sparisci sul Corriere della Sera

"I maxischermi trasmettono immagini olimpiche. Salone d’onore del Coni, il luogo dove vengono celebrate le imprese dello sport italiano. Nella testa di John Elkann scorrono due film opposti: la Ferrari vincente nel Mondiale di endurance e quella in perenne affanno in F1. Il presidente parla senza freni, ne ha voglia dopo aver assistito dal vivo alla festa in Bahrein e poi, dalla tv, alla doppia debacle in Brasile. Il tono è secco, deciso. I sogni sono svaniti, per Hamilton la prima stagione in rosso è un «incubo che vivo da un po’».

Parole sue seguite al ritiro di Interlagos, che avranno contribuito ad aumentare la frustrazione di Elkann. Di Charles possono aver dato fastidio alcune uscite ma è Lewis il destinatario del messaggio presidenziale. La luna di miele era già finita, ora sembra la cronaca di un disamore di fronte a un legame pluriennale. Voluto fortemente da Elkann, il sette volte iridato è stato accolto da re a Maranello. L’ad di Exor è deluso dal rendimento, da certi atteggiamenti. Dalle occasioni perse, dagli errori che hanno contribuito a rendere la classifica inquietante, quarto posto nei costruttori . Mai sul podio, da Hamilton un fiume di dichiarazioni che spesso esonda. Dai dossier interni alle critiche alla Fia per le penalità. In Brasile è andato giù duro con i commissari definendoli «una barzelletta», era stato punito con 5” per aver tamponato Colapinto, polemiche dalle quali la Ferrari gira alla larga. Lamentarsi meno, guidare meglio. 

Al presidente del Cavallino però dimentica gli errori e i limiti nella progettazione della monoposto 2025, alla base di tutto, e dimentica dei campioni «bruciati» a Maranello, da Alonso a Vettel. Esalta i meccanici per i pit-stop e gli ingegneri che «lavorano per migliorare la macchina». È una difesa della gestione Vasseur «concentrato per riportare la Ferrari al vertice». Infine, sposta la pressione sulla Juve: «È importante che torni a vincere, deve farlo Spalletti con la sua esperienza». Sull’impegno personale assicura: «Il rapporto fra la mia famiglia e la Juve è inossidabile, dai periodi difficili siamo sempre usciti più forti grazie a questo legame». Ferrari-Juve, chissà chi ritornerà prima a far festa. E quando."

Sezione: News / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 15:38
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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