Il recente licenziamento di Christian Horner dalla guida del team Red Bull ha scosso il mondo della Formula 1. In questo clima teso e incerto, l’ex pilota Ralf Schumacher ha espresso un’opinione netta sul comportamento dell’ormai ex team principal, puntando il dito contro l’eccessivo potere che avrebbe finito per danneggiarlo.

In un’intervista rilasciata al canale YouTube Formel1.de, Schumacher ha collegato il declino dell’equilibrio interno al team a un momento ben preciso: la scomparsa del fondatore della Red Bull, Dietrich Mateschitz.

“Con la morte di Mateschitz, le cose sono cambiate radicalmente. Horner ha assunto molto più potere e ha cominciato a comportarsi in modo diverso rispetto agli anni precedenti”, ha affermato il tedesco.

Secondo Schumacher, questo cambiamento di atteggiamento avrebbe compromesso l’ambiente di lavoro e la stabilità della squadra.

“Alla fine, questo nuovo atteggiamento si è rivelato un boomerang”.

L’ex pilota ha poi ricordato come le accuse che avevano travolto Horner nei mesi scorsi avessero già messo in discussione la sua leadership, alimentando tensioni all’interno del team.

“Molti non sarebbero rimasti sorpresi se fosse stato sollevato dall’incarico già allora. Personalmente, penso che avrebbe dovuto fare un passo indietro per gestire le sue questioni personali, e magari tornare in seguito, una volta chiarite”.

Il commento finale è lapidario:

“Non ha agito con senso di responsabilità. L’attenzione si è completamente spostata su di lui, distraendo la squadra e compromettendo la sua capacità di lavorare in modo efficace”.

Con la sua uscita di scena, si apre una nuova fase per Red Bull, che dovrà ora ricostruire una leadership forte e credibile in uno dei momenti più complessi della sua storia recente.

Sezione: News / Data: Gio 17 luglio 2025 alle 06:00
Autore: Francesco Franza
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