Marc Genè, in collegamento da Abu Dhabi, ha analizzato il lavoro Ferrari durante le FP1, soffermandosi sul valore emotivo della giornata per Charles Leclerc e suo fratello Arthur. Il clima nel box è stato speciale fin dai primi giri, con Charles impegnato in un programma focalizzato sulla simulazione qualifica, mentre Arthur ha alternato stint di passo gara e lavoro con gomme diverse. Una sessione utile per raccogliere dati prima di una FP2 e FP3 decisive per comprendere il reale potenziale della Ferrari. Genè ha sottolineato come il tempo registrato da Charles nelle FP1 sia incoraggiante ma non ancora indicativo, poiché la vera correlazione con la gara arriverà solo dopo le sessioni serali. Un lavoro metodico quello del monegasco, chiuso da un mini long run che completerà il quadro tecnico della giornata.

Una prima volta speciale per i fratelli Leclerc

L’elemento più toccante della giornata è stato il fatto che Charles e Arthur si siano ritrovati uno accanto all’altro nel box Ferrari, durante una sessione ufficiale. Genè ha sintetizzato così il momento: "se qualche anno fa gli avessimo detto che avrebbe condiviso il box con suo fratello non ci avrebbe creduto, sono entrambi emozionati". Una situazione che ha regalato una dimensione familiare a un weekend già carico di significato sportivo. Arthur ha svolto il ruolo di rookie per la sessione obbligatoria, portando in pista chilometraggio prezioso per il lavoro del simulatore di Maranello.

Charles concentrato sulla qualifica, Arthur su passo gara e gomme

Genè ha spiegato nel dettaglio il diverso programma dei due piloti: "il tempo delle FP1 è buono ma bisogna aspettare le FP2 e FP3, Charles ha seguito un programma diverso, con una simulazione qualifica e poi un mini long run alla fine". Il lavoro del monegasco è stato strutturato per capire rapidamente il comportamento della monoposto con poco carburante, un elemento essenziale a Yas Marina per impostare il resto del weekend. Quanto ad Arthur, il lavoro si è orientato sulla parte più analitica: "Arthur sta facendo ora qualche giro di passo gara e monterà la gomma soft alla fine della sessione". Un mix completo che permette alla Ferrari di confrontare due approcci tecnici differenti nella stessa sessione, migliorando la correlazione dati e l’interpretazione del tracciato.

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Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 11:00
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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