Archiviato l'annus horribilis 2025, la Ferrari riparte ad Abu Dhabi il proprio percorso verso la rivoluzione tecnica del 2026 testando in pista un nuovo prototipo di volante, molto più snello e compatto rispetto all’attuale soluzione utilizzata sulla SF-25. Un dettaglio solo in apparenza marginale, che in realtà anticipa scelte progettuali decisive in vista del nuovo regolamento.

Un volante più leggero e pulito

Il nuovo volante mantiene l’architettura generale tipica Ferrari, con la caratteristica forma a “corna”, ma è stato alleggerito grazie a scanalature e a una bombatura posteriore meno pronunciata, segno di una revisione della componentistica elettronica interna collegata alla centralina standard Motion Applied. Allo stesso tempo, la parte strutturale posteriore con leve cambio e frizione rimane quasi invariata, a conferma della volontà di evolvere senza stravolgere ciò che è già consolidato.

Meno manettini, più logica 2026

La vera svolta è nella zona frontale, in particolare nella parte inferiore del volante, dove i manettini sono stati dimezzati: da sei a tre, avvicinandosi alla filosofia già adottata da Mercedes ai tempi di Hamilton. Questo implica l’accorpamento di diverse funzioni in sottomenu, con un approccio più “software-driven” che consente di ridurre dimensioni e peso, oltre a liberare spazio per le gambe del pilota.

Dalla scuola Vettel al futuro

Finora Ferrari aveva privilegiato molti selettori fisici, una scelta nata negli anni di Sebastian Vettel per avere quante più regolazioni possibili a portata di mano, senza dover navigare nei menu. Il nuovo corso, provato da Arthur Leclerc nelle libere di Abu Dhabi, segna invece un compromesso tra ergonomia e minimalismo, ponendo le basi per monoposto più leggere e razionalizzate, in linea con le esigenze del nuovo ciclo tecnico 2026. E inoltre ieri rabbia per Verstappen in sala stampa, uno scontro verbale. <<<< Clicca qui per leggere

Sezione: News / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 13:41
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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