La stagione di Formula 1 è alle porte. Il primo assaggio, per quanto oscurato, si sta avendo oggi a Montmelò con i primi test pre-stagionali in cui le prime sensazioni si stanno traducendo in qualcosa di più concreto. La Formula 1 non si è fermata: l'onda lunga di Abu Dhabi 2021 e del campionato  più bello di sempre le abbiamo sentite fino a ieri, hanno interferito con presentazioni, hanno monopolizzato presentazioni e solo la pista, nuove sfide e nuove narrative che si intrecciano possono placare le scorie di ciò che è successo lo scorso anno. Per questo noi ci proiettiamo al 2022 analizzando le ambizioni di dieci piloti alla volta Dopo la prima parte di ieri, oggi passiamo ad analizzare i piloti di quattro scuderie: Red Bull, Alpha Tauri, Aston Martin e Williams in attesa dei ferraristi di domani. 

Red Bull, Max Verstappen --> Difendere il titolo

Missione banale, scontata ma dalla complicatissima realizzazione. La carriera di Max Verstappen approda ad una nuova fase. Una che, per forza di cose, sarà più riflessiva e tranquilla visto che l'obiettivo di una vita è stato portato a casa. Niente più arrembaggi costanti e coltello tra i denti per dimostrare chi è il più forte, ma una rilassatezza mentale frutto di essere sopravvissuto alla più cruenta e combattuta lotta mondiale di sempre. La macchina fornitagli dalla Red Bull rimane un'incognita, per quanto stamattina abbia girato per la prima volta a Barcellona, ma sicuramente non potrà essere di basso livello. Con il No.1 tornato sulla livrea, Verstappen guiderà per prima cosa contro sé stesso per riconfermarsi e di diritto è uno tra i favoriti al titolo mondiale anche se si riparte da zero. Noi attendiamo con i pop corn la prima curva affrontata vicino a Lewis Hamilton.

Red Bull, Sergio Perez --> Abbracciare la felicità

Neanche Doctor Strange in Avengers Endgame potrebbe trovare una realtà parallela nella quale Sergio Perez possa lottare per il titolo o essere preferito a Max Verstappen, a netto di cataclismi che scongiuriamo. Per questo suggeriamo al messicano di ripartire da quel "Checo was amazing" esclamato in lacrime da Kelly Piquet, fidanzata di Max Verstappen, al termine della memorabile Abu Dhabi. Diventare il miglior secondo della griglia, fare incetta di podi e di successi se Max Verstappen glieli dovesse lasciare. Dare sfoggio a tutto il suo talento per sviluppare una macchina in cui non avrà un lungo futuro. Con il contratto in scadenza e tre piloti legati alla Red Bull in griglia, più due giovani in Formula 2, potrebbe anche essere l'ultima stagione dell'ex Racing Point in Formula 1. Enjoy, Sergio.  

Alpha Tauri, Pierre Gasly -- > Meritarsi la chance mondiale

Tra tutti i talenti della nuova generazione è quello che approccia sapendo di non avere alcuna speranza per vincere il titolo in questo mondiale. Pierre Gasly è relegato ancora nella squadra B della Red Bull, relegato in panchina mentre lui scalpita reduce da una stagione folgorante in cui è stato probabilmente il terzo miglior pilota della griglia dietro i due di testa. Continuo come pochi, fenomenale tra giro secco e gara, Gasly sembra essere diventato troppo grande per una squadra che, per natura, ha ambizioni limitate. Per questo il suo 2022 dovrà essere all'insegna del successo personale e della ricerca di un team che voglia davvero concedergli la possibilità di lottare per il titolo. 

Alpha Tauri, Yuki Tsunoda --> Prendersi l'Alpha Tauri

Se Gasly vorrebbe usare il 2022 come trampolino per entrare nel novero dei piloti da titolo mondiale, Yuki Tsunoda dovrà fare di tutto per fargli fare brutta figura e cercare di insidiare la sua leadership all'interno del team. Dopo una stagione da rookie in cui è stato surclassato, ma ha mostrato qualche lampo, il giapponese deve cercare e trovare continuità e consistenza nelle prestazioni e iniziare a costruire la sua carriera in Formula 1. É l'unico rookie tirato su dall'Academy Red Bull che ha avuto il lusso di esser rimasto nello stesso team dopo la sua stagione e questa fortuna dovrà farla fruttare. Se poi fosse vero che queste macchine assomiglino a quelle della Formula 2, lui è uno di quelli con i ricordi più freschi. 

Aston Martin, Sebastian Vettel --> L'ultimo giro di valzer

Sarà l'ultima stagione di Sebastian Vettel o il pilota tedesco riuscirà a riciclarsi in una terza parte di carriera alla Kimi Raikkonen usando la propria saggezza per costruire un'icona di culto alla quale non serve il riconoscimento della lotta mondiale, ma che vive per il puro gusto di guidare? Sarà interessante questa stagione del tedesco che ha mostrato gli artigli al suo esordio in Aston Martin dopo due anni veramente complicati in Ferrari. I podi sono arrivati, potevano anche essere di più, ma sono arrivate tante, troppe gare in cui ha scorrazzato liberamente fuori dalla Top Ten. I proclami di vittorie dell'Aston Martin sembrano più avere un'ottica a lungo termine che una sul breve, segno che forse per il tedesco ci sarà un'altra stagione complessa ad aspettarlo.

Aston Martin, Lance Stroll --> Fare la differenza

Se tutte le gare fossero su bagnato, forse, l'opinione su Lance Stroll sarebbe diversa. Ma il pilota canadese deve ancora fare un salto di continuità in grado di renderlo davvero il leader del team. Anche lo scorso anno, nonostante fosse il padrone di casa abituato alle dinamiche del team, si è inchinato nel confronto interno a Sebastian Vettel. É vero che la sorte gli ha sempre regalato compagni di squadra davvero tosti, ma arrivato alla sua sesta stagione in Formula 1, Stroll deve dimostrare di essere davvero un pilota che possa guidare un team ambizioso. Sarebbe brutto mettere papà-patron Lawrence nella posizione di valutare il sedile del figlio.

Haas, Mick Schumacher --> Diventare Russell

Carlos Sainz è in scadenza con la Ferrari e, nonostante il rinnovo sembra praticamente già fatto e firmato, Mick Schumacher potrebbe rappresentare la tentazione massima. Con il rosso nel sangue e nel futuro, forse l'approdo del figlio di Michael a Maranello è prematuro, ma il giovane pilota tedesco dovrà iniziare a studiare il percorso fatto da George Russell. Il pilota dell'Haas ha sempre fatto meglio il suo secondo anno nella categoria, centrando i suoi due campionati mondiali al secondo tentativo. Ora il titolo di Formula 1 ha ancora le fattezze di favola ma, sperando in una vettura di livello migliore rispetto a quella della sua stagione 2021, iniziare a passare con costanza la Q2 (centrata quattro volte durante la scorsa stagione) e piazzarsi a zona punti nelle gare pazze potrebbe essere un inizio. 

Haas, Nikita Mazepin --> Non essere più una macchietta

L'obiettivo numero 1 del pilota russo dell'Hass è proprio questo. Sbeffeggiato in ogni modo per via dei suoi molteplici testacoda, a tal punto che è stato creato un sito che li ha raccolti tutti e contiene un countdown dall'ultimo, Mazepin deve tornare ad essere quel pilota tosto che non lascia spazio a nessuno, aggressivo e capace di dare fastidio tutti che abbiamo visto in Formula 2. Il compito è complesso, visto che l'Haas non sembra essere in grado di regalargli una macchina così tanto competitiva e il compagno di squadra è davvero forte, ma Mazepin deve provarci perchè, anche in questo caso, i soldi sganciati sottoforma di sponsor dal padre non potranno durare per sempre. 

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Sezione: Editoriale / Data: Dom 23 gennaio 2022 alle 15:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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