F1 | FIA, elezioni 2025: il bilancio di Mohamed Ben Sulayem e il futuro

Il 12 dicembre 2025 la FIA terrà l’assemblea generale per eleggere il proprio presidente per i successivi quattro anni. L’attuale presidente, Mohamed Ben Sulayem, ambisce a un secondo mandato, sfidato finora da un solo altro candidato.

Sebbene nel mondo delle istituzioni sportive si riscontrino critiche verso Ben Sulayem, accusato di aver ridotto la trasparenza della FIA durante il suo mandato, è importante valutare anche i suoi risultati concreti. Prima della sua elezione, la FIA era percepita come subordinata alla Formula One Management, con poca indipendenza nelle decisioni.

Con l’elezione di Ben Sulayem, la situazione è cambiata, con l’obiettivo dichiarato di lavorare per i membri FIA, garantire trasparenza e ampliare l’accesso al motorsport in nuove regioni. La trasparenza rimane un obiettivo parzialmente non raggiunto, mentre l’accessibilità resta un concetto relativo, vista la natura storicamente elitista della corsa.

Sul fronte sportivo, sono stati fatti passi significativi come il ritorno della ghiaia ai margini dei circuiti, una misura che ha ripristinato un senso di giustizia naturale nelle sanzioni per chi esce dalla pista. Inoltre, durante la gestione Ben Sulayem la Formula 1 ha visto l’ingresso di nuovi team come Cadillac, con la promessa di una griglia ampliata e più competitiva.

Tuttavia, alcune scelte tecniche, in particolare il percorso verso motori ibridi pesanti e complessi, sono state criticate per aver privilegiato l’innovazione a discapito dello spettacolo puro e della guida. Oltretutto un percorso che avrà vita breve e nel 2029 sarà già smantellato. Nonostante le polemiche e le difficoltà, molti nel paddock e tra gli appassionati riconoscono a Ben Sulayem di aver portato un cambiamento sostanziale alla FIA, restituendo un ruolo più attivo e autonomo all’organo di governo del motorsport.

L’esito delle elezioni di dicembre sarà decisivo per il futuro della governance F1, ma indipendentemente dalla vittoria, il bilancio di Ben Sulayem lascia un segno forte nel recente ciclo della Formula 1.