Dubbi sull’effettivo valore dei piloti McLaren

Secondo Christijan Albers, la McLaren sta vivendo una stagione straordinaria dal punto di vista dei risultati, ma non per questo i suoi piloti meritano di essere considerati tra i fuoriclasse assoluti. In un’analisi pubblicata su De Telegraaf, l’ex pilota olandese ha espresso le proprie perplessità sul reale livello di Lando Norris e Oscar Piastri, protagonisti di una stagione 2025 che li vede in piena lotta per il titolo. Albers sottolinea come, pur disponendo di una vettura altamente competitiva, i due non abbiano saputo sfruttarla al massimo. A suo giudizio, il distacco da Max Verstappen nel mondiale avrebbe dovuto essere molto più ampio, segno che i piloti McLaren non hanno ancora raggiunto la maturità tecnica e mentale dei migliori.

I tre veri top driver secondo Albers

Nella sua analisi, Albers individua tre piloti che a suo dire rappresentano l’élite della Formula 1 attuale: Max Verstappen, George Russell e Charles Leclerc. Tutti e tre, secondo l’ex pilota, dimostrano una costanza e una capacità di gestione superiore rispetto ai rivali della McLaren. Albers sostiene che Norris mostri spesso un andamento incostante: parte forte nel weekend ma poi commette errori decisivi, soprattutto in qualifica quando sente la pressione di Verstappen. Per quanto riguarda Piastri, il giudizio non è più benevolo: l’australiano è definito “talentuoso ma ancora acerbo”, incapace di mantenere concentrazione e ritmo gara dopo un avvio promettente. Gli episodi di Baku e Singapore, dove ha commesso errori evitabili, sono per Albers il sintomo di una crescita ancora incompleta.

Una McLaren forte ma non perfetta

A quattro gare dal termine, il duello interno tra Norris e Piastri continua a catalizzare l’attenzione: il britannico guida la classifica piloti con un solo punto di vantaggio sul compagno di squadra, mentre Verstappen resta in agguato, a 36 lunghezze. Secondo Albers, se la McLaren dovesse vincere il titolo, non sarebbe un trionfo del talento individuale, bensì dell’efficienza del team e dello sviluppo tecnico della monoposto. L’olandese riconosce che la scuderia di Woking ha compiuto progressi enormi, ma ritiene che ai suoi piloti manchi ancora quel “quid” che distingue i campioni dai semplici vincenti. “Non credo che Norris o Piastri appartengano all’élite, conclude Albers, ma hanno l’occasione perfetta per dimostrare il contrario”.

Sezione: News / Data: Gio 30 ottobre 2025 alle 13:02
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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