Le prime prove libere 1 del Gran Premio del Qatar hanno messo in evidenza molte difficoltà per la McLaren. Lando Norris e Oscar Piastri hanno commesso vari lunghi, in parte per via di una pista estremamente sporca e insidiosa, ma soprattutto perché il setup scelto dal team basato sul lavoro al simulatore durante la settimana si è rivelato ben lontano dall’ideale per il circuito di Lusail. La sensazione è che le scelte tecniche iniziali abbiano deluso, causando un avvio complicato per la squadra inglese.

Rivoluzione tecnica a metà sessione

La situazione ha spinto il team a un intervento drastico dopo appena trenta minuti di sessione. Su entrambe le monoposto è stata sostituita la barra di torsione, una modifica importante che ha impattato in modo significativo sull’assetto generale. Si è trattato di una mossa decisa per cercare di correggere un setup mal calibrato e per permettere a Norris e Piastri di affrontare meglio le condizioni della pista, nonché di ritrovare ritmo e confidenza.

Una partenza difficile ma non senza soluzioni

Un avvio tutt’altro che semplice, dunque, per la McLaren che ora dovrà lavorare intensamente per recuperare competitività in vista delle qualifiche e della gara sprint che si terranno nei prossimi giorni. La sfida nel campionato è apertissima e il team non può permettersi di lasciare nulla al caso, soprattutto con avversari agguerriti pronti a sfruttare ogni minimo errore. La svolta tecnica di oggi potrebbe essere solo il primo passo per rialzarsi e mettere in crisi i rivali.

Con una stagione così incerta e ricca di colpi di scena, ogni dettaglio di setup e performance in pista avrà un peso enorme nel definire l’esito finale e McLaren sa bene che dovrà essere al massimo se vuole restare in gioco.

Parole chiave: f1 news, ferrari f1, f1, f1 formula 1, f1 oggi, McLaren, Lando Norris, Oscar Piastri

Sezione: News / Data: Ven 28 novembre 2025 alle 15:01
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Paolo Mutarelli
autore
Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
Print