La Red Bull rilancia a Singapore con un upgrade chirurgico che punta a riaprire la corsa iridata nonostante il gap da Piastri e Norris. La voce forte è la nuova front wing: sezioni con camberi locali più spinti per estrarre più carico senza mandare in crisi la stabilità del flusso, un’evoluzione della filosofia già vista ma resa più aggressiva per massimizzare l’aderenza nei tratti lenti e stop&go di Marina Bay. L’obiettivo è chiaro: dare a Max Verstappen uno strumento più affilato in inserimento e in trazione, riducendo il sottosterzo di metà curva e accorciando le distanze soprattutto sul passo gara dove la McLaren si è mostrata implacabile. In parallelo si lavora sul finestrone aerodinamico: più carico utile senza pagare troppo drag sul dritto centrale, così da difendere anche la velocità di punta contro chi userà assetti più scarichi in vista del meteo incerto.

Il secondo tassello è l’engine cover rivista con topbody dotato di uscite maggiorate: un’area di sfogo più efficiente rispetto a semplici feritoie sparse, pensata per alzare la capacità di raffreddamento nelle condizioni estreme di Marina Bay e preservare la consistenza delle mappature ibrido-termiche sull’intero stint. Più aria espulsa dove serve significa minore rischio di clipping energetico, temperature più controllate su power unit e brake-by-wire e, soprattutto, una piattaforma aerodinamica più costante quando la pista diventa gommata e caldissima. È un raffreddamento “smart” che prova a evitare il compromesso classico: aprire troppo e perdere carico, aprire poco e soffrire di derating e degrado. Con i varchi di topbody exit ottimizzati, la squadra mira a tenere stabili le pressioni nella coda e salvaguardare la qualità del flusso verso diffusore e beam wing, zone cruciali per la trazione in uscita dai tornanti.

È un pacchetto aerodinamico da “all-in” che parla di efficienza e controllo, ideale su un cittadino dove il passo e la finestra di temperatura gomme decidono più del picco sul giro secco. Resta la domanda chiave: basterà per riagganciare la coppia Piastri-Norris? La risposta passerà dall’esecuzione perfetta: finestra di setup, gestione del traffico in qualifica, reattività ai micro-cambi di meteo e alla nuova dinamica soste col limite box a 80 km/h. Se la Red Bull troverà immediate correlazioni tra simulatore e pista, la nuova ala anteriore potrà dare a Verstappen quel margine in più nei tratti a bassa velocità, mentre le uscite maggiorate dell’engine cover potrebbero ridurre il decadimento sullo stint lungo: l’unico modo, oggi, per rimettere pressione ai leader e riaprire il mondiale a luci accese sotto il cielo di Marina Bay.

Sezione: News / Data: Ven 03 ottobre 2025 alle 11:56
Autore: F1N Redazione
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