Il dibattito sulla Formula 1 continua a ruotare attorno alle gare sprint, un format introdotto per aggiungere tensione e spettacolo al weekend. Nel corso degli incontri con i media, diversi piloti hanno espresso la loro opinione su come questo schema modifichi la preparazione e l’approccio alla competizione.

Kimi Antonelli ha messo in evidenza la complessità di avere a disposizione una sola sessione di prove libere. Un fattore che, da un lato, rappresenta una sfida importante per i piloti e per i team, costretti a trovare subito il giusto assetto senza margini di errore. Dall’altro, però, il giovane italiano ha riconosciuto che il fine settimana assume un ritmo più incalzante, capace di aumentare l’adrenalina e il coinvolgimento.

Lance Stroll si è mostrato particolarmente favorevole al format sprint, sottolineando come in soli tre giorni ci sia molta più azione rispetto a un weekend tradizionale. Per il canadese, questo rende l’esperienza più dinamica e interessante, al punto da desiderare una maggiore presenza delle sprint nel calendario ufficiale.

Anche Liam Lawson ha confermato la stessa visione: per lui le gare sprint aggiungono imprevedibilità e rendono ogni appuntamento più accattivante non solo per i tifosi sugli spalti e davanti alla TV, ma anche per chi corre in pista, costretto a dare il massimo in ogni momento.

In definitiva, sebbene ci siano ancora voci critiche e punti da perfezionare, la direzione sembra chiara: sempre più piloti riconoscono che la Formula 1 sprint può rappresentare un’evoluzione capace di rendere il campionato più spettacolare e competitivo.

Sezione: News / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 07:29
Autore: Francesco Franza
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