Siamo arrivati alla vigilia dell’inizio del mondiale di Formula 1. Melbourne è il teatro della prima tappa di una lunga, intensa ma veloce maratona. Noi di F1-News.eu vi proponiamo il power ranking delle dieci scuderie per prepararci prima di ogni weekend di gara. Non rispecchierà la classifica costruttori, ma sarà basato sullo stato di forma delle singole scuderie e dei risultati ottenuti in base alle aspettative.
1. Mercedes: Come non mettere gli ultimi dominatori della pista al primo posto? Soprattutto alla luce dell’ultima invenzione, il DAS, la Mercedes rimane anni luce davanti a tutti. Sono i favoriti, certo, ma a Barcellona abbiamo visto ben tre power unit Mercedes andare in fumo. Che le nuove soluzioni abbiano portato a surriscaldarsi il motore? All’Australia, il primo responso.
2. Red Bull: Max Verstappen è in grande spolvero e la power unit Honda sembra esser ripartita dai grandi progressi di fine 2019. Possono ambire al trono di Hamilton, ma la vera domanda è: possono essere davvero la seconda forza del campionato? Albon riuscirà a portare i punti necessari? Quanti motori Honda verrano usati? Sono tante domande per essere la seconda forza, ma c’è chi sta messo peggio.
3. Racing Point: Lo sappiamo, è una provocazione. Ma la W10 colorata di rosa vola in pista (perche non dovrebbe farlo, d’altronde). Sergio Perez ha la possibilità della vita per fare un campionato all’altezza del suo cristallino talento e Lance Stroll è all’ultima possibilità per dimostrare di essere un pilota da Formula 1. Sono i favoriti del centro griglia e sono ottimisti nella caccia alla Ferrari. Noi gli diamo fiducia, vediamo se la sapranno maneggiare con cura.
4. Ferrari: Troppo lenta per essere vera o troppo vera e basta? I tifosi Ferrari si stanno scervellando per capire le reali capacità della scuderia di Maranello. Il talento per assaltare il titolo anglo-tedesco di Hamilton e la Mercedes c’è, ma bisogna vedere se Leclerc e Vettel hanno una Nimbus 2000. Il tedesco ride sotto i baffi e annuncia sorprese. Indecifrabili.
5. McLaren: I grandi sconfitti dei test di Barcellona. La colpa non è neanche la loro. Se danno macchine da titolo ai diretti di rivali, il minimo è arrabbiarsi come ha fatto Carlos Sainz. Lo scontro a centro pista. Sono rimasti indietro nei test, ma qualcosa di buono l’hanno fatto vedere. Complesso confermarsi.
6. Alpha Tauri: Meno chiacchierata rispetto alla Racing Point, ma anche lei ha beneficiato di una grande mano dalla Red Bull. Kvyat e Gasly si sono fatti trovare pronti per andare a podio e in questa stagione hanno tutte le capacità per battagliare a centro griglia. La chiave per loro sarà trovare costanza e solidità.
7. Renault: Grandi passi in avanti rispetto alla scorsa stagione, ma partono molto indietro. Daniel Ricciardo decisamente più a suo agio, potrebbe essere il frontman della risalita francese, a partire già dal gran premio di casa. Ocon è migliorato con l’andare dei test. L’anno da terzo pilota si farà sentire nelle prime gare. Quarta potenza del centro griglia.
8. Alfa Romeo: Ha piazzato due giri interessanti con Kubica e Raikkonen, ma sembrano un passo indietro rispetto al groppone principale. Antonio Giovinazzi piuttosto in ombra a Barcellona, serve un altro piglio per convincere la Ferrari. Kimi, probabilmente, ha perso lo smalto dei giorni migliori ma continua ad avere qualche colpo in canna. Complicato migliorare l'ottavo posto dello scorso anno.
9. Haas: Iniziano a girare le voci su un possibile addio dell'Haas dalla Formula 1. Neanche il cambio della livrea ha sortito effetti. Kevin Magnussen e Romain Grosjean sembrano non uscire da quel vortice oscuro e autolesionista in cui sono finiti dalla scorsa stagione. Aspettatevi diverse sbroccate nei team radio di Gunther Steiner. All'ultimo ballo.
10. Williams: Gettiamo la maschera. La Williams potrebbe conquistare qualche punto in questa stagione e non finire ultima. Già questa ci sembra una notizia positiva, visto l'andazzo dell'ultimo periodo. George Russell è chiamato a dare sfoggio a tutto il suo arsenale per mostrarci il talento che è. Nicolas Latifi dovremmo scoprirlo. Sicuramente sarà il miglior rookie dell'anno. Il vero anno zero è questo.
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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