È arrivato il momento di Max Verstappen. A 23 anni ha già sette anni di esperienza in Formula 1 ed il curriculum giusto per provare attaccare il trono di Lewis Hamilton. La Red Bull ha puntato su di lui. Non come Alpine e Aston Martin che hanno provato ad attaccarsi all’antico retaggio di vecchi campioni del mondo come Fernando Alonso e Sebastian Vettel o a piloti fenomenali ma con ancora esperienza limitata come la Ferrari (alla stessa età Leclerc e l’olandese si passano quattro stagioni di Formula 1 di differenza). Verstappen è giovane ed esperto al punto giusto con una macchina che sembra la migliore del lotto. Quindi è il favorito al mondiale? Nì, di seguito proveremo a spiegare pro e contro di questa frase.
No, Hamilton continua ad essere il Re
Il primo weekend l’ha dimostrato: il più veloce è l’olandese ma chi porta i punti pesanti a casa è il sette volte campione del mondo. Perchè? Perchè Hamilton ha vinto con qualsiasi tipo di strategia possibile e negli ultimi si è “riposato”. Tutte quelle vittorie schiaccianti in cui ha tenuto si un ritmo divorante ma, una volta settato, è andato veramente con il pilota automatico. Campionati vinti in maniera così schiacciante da chiedere un po’ di competitività. In questo 2021 sembra esser stato accontentato e ha già sfoggiato un capolavoro in Bahrain, come detto da Marko. L’inglese ha vinto praticamente in tutte le maniere: aggiustando la strategia in corsa, rimontando con la pioggia, dominando tutto il weekend o sorpassando alla prima curva. Hamilton conosce a menadito il libro “Come si vince in Formula 1” e come si gestisce la pressione. Verstappen è un novizio ad altissimi livelli e l’atteggiamento tenuto dalla Red Bull in Bahrain è stato parecchio ambiguo: da una parte eccessivamente lassez faire (ma anche qui Marko ha spiegato perchè), dall’altra abbastanza sicuro dei propri mezzi, come a dire che le opportunità arriveranno. Già Imola, però, sarà un bivio fondamentale. In più, aggiungiamo che per quanto Valtteri Bottas non sia un candidato credibile al titolo mondiale, rimane uno dei migliori secondi in circolazione e la sua capacità di vincere e portare punti pesanti potrebbe giocare a favore del suo compagno di squadra e al muretto per strategia fin da subito aggressive come visto nel primo atto di questo mondiale. Sergio Perez, per forza di cose, subirà un periodo di assestamento e Verstappen potrebbe ritrovarsi troppe volte solo nella battaglia con la Mercedes. Inoltre, possiamo mettere la mano sul fuoco che nel caso in cui il mondiale dovesse essere pesantemente in pericolo (magari con una fuga Red Bull) la Mercedes farà in modo e maniera per colmare il gap con il team anglo-austriaco con nuovi sviluppo. Dopo anni (che sembrano secoli) potremmo avere un mondiale avvincente, ravvicinato e combattuto e questo è già una grandissima notizia per la Formula 1.
Si, Verstappen è il favorito
La schiacciante superiorità mostrata dall’olandese in Bahrain è una dichiarazione di potenza vista raramente durante l’era ibrida da una scuderia che non si chiama Mercedes. Segno dell’ottimo lavoro fatto dalla Red Bull tra fine 2020 e inizio 2021 per dare, finalmente, una vettura di altissimo livello al loro pupillo svezzato per anni. Alla settima stagione in Formula 1 Verstappen sembra aver trovato la quadra giusta per poter puntare al titolo: la sua capacità alla guida unita ad un motore Honda potentissimo e un pacchetto aerodinamico azzeccato con questo taglio di punti di aerodinamica che ha realmente messo in crisi la Mercedes. Un altro punto a suo favore è una serenità mai mostrata come quest’anno fuori dal paddock. Scherzi con i meccanici nel box, una torta in faccia e una portata a braccio con Perez a David Coulthard, risate con il messicano nei vari servizi fotografici e eventi. Non sappiamo se il sentimento sia causa o effetto dei miglioramenti della vettura, ma potrebbe giocare un grande fattore in questo mondiale. In più, i sette titoli mondiali vinti dalla Mercedes ci fanno dimenticare che la Red Bull ha il know-how per vincere il campionato. Horner, Marko e tutti i leader della scuderia sanno come si gestisce una stagione in cui si lotta per il titolo, anche in maniera ravvicinata come successo nel 2012. Ergo, al momento giusto Horner farà pesare ai direttori di gara l’atteggiamento mostrato in Bahrain, dove potrebbero essersi costruiti un gettone da spendere più avanti in stagione. Per vincere serve un Sergio Perez pronto a dare una mano anche a livello di strategie per mettere pressione a Hamilton e alla Mercedes. Questa è una grande incognita su cui, però, anche Verstappen può lavorare, magari dando consigli al compagno di squadra. Per vincere serve un intero team. Infine, la Red Bull sembra essere disposta ad investire tantissimo in questa stagione per sviluppare fino in fondo la stagione e dare davvero tutte le chance di vittoria all’olandese che, dopo anni di attesa, ha finalmente in mano l’opportunità di incidere il proprio nome nella storia. È arrivato il momento Max, bisogna solo saperlo sfruttare.
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Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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