Il mondo del motorsport italiano piange la scomparsa di Claudio Lombardi, ingegnere di grandissimo prestigio, morto all’età di 83 anni.

Le origini e Lancia

Nato nel 1942 a Spinetta Marengo (Alessandria), Lombardi iniziò la sua carriera con Fiat, poi approdò al reparto corse di Lancia come direttore tecnico dei motori. È a lui che si devono alcuni dei progetti più innovativi dell’epoca del Gruppo B, su tutti la Lancia Delta S4. Tra le sue realizzazioni più note c’è anche il motore “Triflux”, brevettato nel 1986, una soluzione di sovralimentazione sperimentale che dimostrava il suo spirito ingegneristico all’avanguardia.

Ferrari, moto e ambiente

Negli anni ’90, Lombardi approda in Ferrari, ricoprendo il ruolo di Direttore Tecnico e contribuendo allo sviluppo dell’ultimo V12 di Maranello. Successivamente, dopo aver dedicato anni al mondo delle quattro ruote, si trasferisce anche al settore motociclistico: a Noale, con Aprilia, è una delle menti dietro la RSV4, motore che porterà Max Biaggi al titolo mondiale Superbike nel 2010. Oltre allo sport, Lombardi è ricordato per il suo impegno civile: è stato assessore all’ambiente nel Comune di Alessandria e ha partecipato attivamente a battaglie ambientali locali, in particolare contro l’inquinamento del polo chimico Solvay.

Claudio Lombardi lascia una traccia indelebile nell’ingegneria motoristica, in Italia e nel mondo. Accelerò lo sviluppo tecnico con soluzioni sperimentali (Triflux, sistemi di sovralimentazione) che hanno spinto Lancia verso prestazioni estreme. Ha dimostrato versatilità: non solo rally e motori da corsa, ma anche motori per strada e per le moto, adattandosi a evoluzioni tecnologiche e regolamentari. È stato un punto di riferimento per giovani ingegneri, tecnici e appassionati che vedono nei suoi progetti un misto di audacia tecnica e rigore scientifico.

Sezione: News / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 20:35
Autore: Leonardo Adamo
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