La gara di Singapore rappresenta una delle sfide più ardue dell’intero calendario di Formula 1, soprattutto per le condizioni ambientali estreme che la contraddistinguono. Correre di sera sotto un caldo soffocante e un’umidità elevatissima trasforma il Marina Bay Street Circuit in un vero e proprio banco di prova per piloti e vetture. A questo si aggiunge la fatica fisica, tanto che la FIA ha reso obbligatorio l’uso di speciali “cooling vest” per aiutare i piloti a gestire al meglio il calore insopportabile durante le due ore di gara.

Pierre Gasly, in vista dell’appuntamento singaporiano, ha voluto sottolineare come la sfida non sia solo tecnica, ma anche fisica e mentale: "Sono molto entusiasta di tornare al volante questo weekend a Singapore. Dopo un fine settimana difficile a Baku, siamo pronti a dare il massimo su uno dei circuiti più complessi della stagione. Il Marina Bay è un tracciato lungo e tecnico che mette a dura prova la resistenza, soprattutto con il caldo umido della notte. Durante la gara si possono perdere fino a cinque chili di peso, principalmente sotto forma di liquidi, quindi mantenere una buona idratazione e controllare la temperatura del corpo è fondamentale. Abbiamo lavorato duramente per prepararci a queste condizioni e sono motivato ad affrontare questa sfida. Correre sotto le luci di questa città dinamica è sempre speciale, e faremo il possibile per sfruttare ogni opportunità e portare a casa un risultato positivo

Il clima infernale di Singapore resta dunque un elemento da non sottovalutare, capace di incidere in modo decisivo sulle prestazioni e sulla concentrazione di ogni pilota.

Sezione: News / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 15:08
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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