La novità del weekend di Singapore è il nuovo sistema di raffreddamento FIA, un giubbotto collegato direttamente alla monoposto per contrastare le temperature torride e l’umidità estrema della gara. Ma la decisione di renderlo obbligatorio non è piaciuta a diversi piloti, tra cui due nomi pesantissimi come Lewis Hamilton e Max Verstappen. Il britannico della Ferrari è stato molto diretto: "È ridicolo arrivare al punto in cui diventa un obbligo. Dovrebbe essere una scelta personale, non una regola imposta. Capisco l’intenzione della FIA, apprezzo che lo abbiano reso disponibile e che possano migliorarlo, ma deve restare un’opzione, non un’imposizione".

Hamilton ha ammesso di averlo già provato e di non escludere di utilizzarlo in gara: "Forse lo indosserò domani, dipenderà da quanto farà caldo". Tuttavia, la sua posizione resta netta: i piloti devono avere la libertà di scegliere se utilizzarlo o meno. Anche Verstappen ha espresso lo stesso concetto, spiegando di aver deciso di non indossarlo in alcun weekend della stagione: "Non lo userò perché non mi piace la sensazione dei tubi e delle cinghie a contatto col corpo. Non si tratta di un cattivo design, semplicemente deve essere lasciata al pilota la possibilità di decidere. Alcuni lo trovano utile, altri no: è una preferenza personale".

Il dibattito sul “cooling vest” apre dunque un nuovo fronte di discussione tra FIA e piloti. Da una parte l’organo di governo che parla di sicurezza e prevenzione nei weekend più estremi, dall’altra i protagonisti in pista che rivendicano autonomia e diritto di scelta. A Singapore, una delle gare più dure fisicamente del calendario, la tensione tra innovazione tecnica e libertà individuale rischia di diventare uno dei temi caldi del paddock.

Sezione: News / Data: Dom 05 ottobre 2025 alle 08:45
Autore: F1N Redazione
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