Fulvio Solms, sulle pagine di Autosprint, ha voluto tracciare un parallelismo che colpisce al cuore di ogni appassionato: quello tra Charles Leclerc e Gilles Villeneuve. L’occasione è nata dal ritiro del monegasco a Zandvoort, dopo il contatto con Kimi Antonelli che ha distrutto il posteriore e l'anteriore della sua SF-25. Nonostante i danni pesantissimi, Leclerc ha tentato in ogni modo di far ripartire la vettura, producendo un ultimo micromovimento prima di arrendersi definitivamente. Un gesto che per Solms ricorda da vicino lo spirito indomito del leggendario Gilles.

“Così all’improvviso, in quell’ultimo singulto di vitalità da parte della Ferrari semidistrutta, ci è apparso Gilles, per il quale le leggi della fisica e della meccanica erano un vago suggerimento”, ha scritto Solms, evidenziando come Leclerc abbia incarnato lo stesso istinto di non mollare mai, anche davanti all’evidenza. Un atteggiamento che per il cronista è già proiettato verso Monza: “Evidentemente Charlie era già domenica scorsa in modalità-Monza, della serie: non siamo in grado di fare cose normali, ma solo i miracoli”. Parole che ribadiscono l’animo battagliero del pilota monegasco, capace di trasformare un ritiro in un simbolo di resilienza.

Il paragone con Villeneuve non nasce solo dalla spettacolarità del gesto, ma dalla capacità di Leclerc di trasmettere emozioni uniche a un pubblico che, nonostante i digiuni di vittorie, continua a vivere la Ferrari con fede assoluta. “La vera magia di Charles Leclerc è farci credere, davvero, che tutto sia possibile: in fondo è ciò di cui oggi abbiamo bisogno”, ha concluso Solms. Un concetto che si lega perfettamente all’attesa del GP d’Italia, dove l’abbraccio del popolo rosso potrà trasformare la delusione olandese in energia pura, alimentando il sogno di un miracolo sportivo nel Tempio della Velocità.

 
Sezione: News / Data: Gio 04 settembre 2025 alle 09:06
Autore: F1N Redazione
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