Il GP d’Ungheria offre a Ferrari l’occasione per sperimentare due filosofie aerodinamiche contrapposte tra Lewis Hamilton e Charles Leclerc: massimo carico e medio carico. Ma cosa cambia realmente e perché è cruciale la beam wing?

Massimo carico: stabilità e grip in curva

Un assetto a massimo carico, come quello scelto da Hamilton, utilizza ali più grandi e angoli più aggressivi per generare deportanza. Il vantaggio è evidente nelle curve lente e nei tratti guidati come quelli dell’Hungaroring, dove la monoposto resta incollata all’asfalto. Lo svantaggio? Maggiore resistenza aerodinamica e velocità di punta ridotta sui rettilinei, che su questa pista comunque incidono poco.

Medio carico: compromesso tra velocità e aderenza

Leclerc partirà con un approccio diverso: un assetto a medio carico abbinato a una beam wing modificata, più scarica. Questa soluzione riduce la resistenza all’avanzamento, guadagnando km/h sui rettilinei e offrendo più flessibilità strategica in gara, ma richiede più attenzione nella gestione del grip in curva.

Perché la beam wing è così importante

La beam wing è il profilo alla base dell’ala posteriore e lavora in sinergia con il diffusore. Modificarne l’inclinazione o la forma (doppia beam per Lewis ndr) permette di influenzare l’equilibrio dell’auto: più carico significa stabilità e usura maggiore delle gomme, meno carico significa più velocità ma meno appoggio in curva. Ferrari testerà entrambe le configurazioni già in FP1 per decidere quale soluzione adottare per qualifiche e gara, in un mondiale dove McLaren domina e la Rossa lotta con Red Bull e Mercedes per il secondo posto costruttori.

Sezione: News / Data: Ven 01 agosto 2025 alle 13:42
Autore: F1N Redazione
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