Charles Leclerc avrebbe l'eta perfetta per essere all'università. Magari in una di quelle facoltose come la London School of Economics o magari alla nostra Bocconi. Invece, Leclerc è in Ferrari a guidare una macchina di Formula 1, ma di esami ne deve ancora dare per avere la laurea di contendente al titolo mondiale. Per questo Mario Salvini della Gazzetta dello Sport lo attende all'esame sul cittadino a Baku: "Da un cittadino all’altro, ma nessuno si illude. Tutti hanno ben presente che Baku sarà diversa, per molti aspetti l’opposto esatto, rispetto a quanto visto due settimane fa a Montecarlo. Baku ha fama di essere una gara pazza, dove invece i sorpassi sono sempre abbondanti. In media, nelle quattro edizioni disputate, ce ne sono stati ben 51 a GP, coi suoi 6.003 metri è una specie di animale mitologico per metà Montecarlo e per metà Monza. E’ ovvio quindi che a quel lungo tratto velocissimo non si attaglino le parole di soddisfazione di Mattia Binotto a Montecarlo: «Dobbiamo essere contenti di aver sviluppato molto carico a bassa velocità».  Poi è vero, una volta completato il periplo del palazzo governativo, si entra nella città vecchia, dove la pista rispecchia l’iconografia tipica del circuito di città, con quella curva 8, sotto il torrione delle mura, come simbolo. Dove quindi le caratteristiche della SF21 potrebbero andare a pennello. Per contro però quel punto esatto, il muro sotto al torrione, rimanda a un brutto ricordo. E’ lì che nel 2019, nel suo primo anno da ferrarista, Charles Leclerc si è schiantato in qualifica, dopo che in Q1 aveva staccato il miglior tempo e prometteva la pole. Impossibile non ripensarci oggi, dopo che anche all’ultimo gran premio corso, a Montecarlo ha commesso un errore al sabato. Lì la pole l’aveva già messa al sicuro, ma ugualmente quello sbaglio l’ha pagato caro. Se la Ferrari tornerà, come è probabile, a pagare qualche decimo rispetto a Mercedes e Red Bull, da Charles ci si aspetta che possa inventarsi qualcosa per restarle ugualmente quanto più possibile vicino. Almeno in quanto alla rapidità con cui Carlos Sainz si sta adattando alla SF21. Che avrebbe sbagliato poco, quasi nulla, lo si poteva prevedere. Che avrebbe fatto così in fretta a esser competitivo invece, non era immaginabile. In una classifica che certifica un fatto: la rivalità interna è già cominciata. E poi chissà, magari tutti e due i Carletti hanno un presentimento e si stanno scaldando per la battaglia anche in famiglia".

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Sezione: News / Data: Gio 03 giugno 2021 alle 09:58
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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