L’Aston Martin sta posizionando i tasselli chiave di un puzzle che, nelle sue ambizioni, dovrebbe trasformarla in una squadra capace di vincere il mondiale di Formula 1. Adrian Newey ed Enrico Cardile sono due di questi tasselli fondamentali.

Figure cruciali nello sforzo di trasformare l’Aston Martin in una potenza della F1, l’amministratore delegato e team principal Andy Cowell ha spiegato come i ruoli di Newey e Cardile siano differenti, permettendo ai due di lavorare in armonia anziché entrare in conflitto. Mentre Newey è molto coinvolto nella progettazione della monoposto, Cardile si concentra sull’aspetto organizzativo.

Adrian Newey ed Enrico Cardile: una forza inarrestabile per l’Aston Martin?
Con l’arrivo delle nuove normative su telaio e motore previste per il 2026, l’Aston Martin punta alla gloria iridata sotto la guida del proprietario Lawrence Stroll, che ha investito ingenti risorse in una nuova fabbrica e in una galleria del vento.

Il team ha inoltre attratto figure di alto profilo per rafforzare la leadership. L’ex responsabile dei motori Mercedes, Andy Cowell, è diventato CEO e team principal, mentre Newey — uno dei più grandi progettisti nella storia della Formula 1 — è stato ingaggiato come managing technical partner e azionista del team, dopo aver lasciato la Red Bull.

Cardile, invece, è arrivato dalla Ferrari, dove ricopriva il ruolo di direttore tecnico telaio. In Aston Martin ha assunto la posizione di chief technical officer (direttore tecnico generale), entrando in carica ad agosto.

Alla vigilia del Gran Premio di Singapore, Cowell è stato interrogato su come vengano differenziati i ruoli di Newey e Cardile all’interno del team.

Ha risposto:

«Adrian è molto concentrato sulla progettazione dettagliata, fin dall’inizio di marzo, analizzando i regolamenti, comprendendo i concetti sviluppati e portandoli avanti, focalizzandosi in particolare sull’architettura principale della monoposto — quegli aspetti dell’auto che non si vogliono modificare durante la stagione.

È questo il suo focus iniziale, ed è fortemente coinvolto nel lavoro aerodinamico di dettaglio, nella meccanica e nelle sospensioni. Lo si può vedere sia al suo tavolo da disegno sia davanti ai monitor dei progettisti CAD (Computer-Aided Design).

Enrico, invece, si occupa dell’organizzazione, dello sviluppo e della crescita delle persone, di come tutti gli elementi si integrano, di come funziona la nostra macchina dell’innovazione e di come ottimizzare il lavoro di squadra, affinché ciascuno svolga il proprio ruolo nel momento giusto.»

Sezione: News / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 17:06
Autore: Leonardo Adamo
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