La battaglia legale tra McLaren e Alex Palou continua a far parlare, con il quattro volte campione IndyCar che si trova al centro di una controversia per la rottura di un contratto con il team britannico e una richiesta di risarcimento da 21 milioni di dollari. Al centro dello scontro, oltre a Palou e McLaren, c'è anche Oscar Piastri, che con la sua firma ha scatenato tensioni nell'ambiente.

Il CEO di McLaren, Zak Brown, ha risposto con fermezza alle accuse avanzate da Palou che sosteneva gli fosse stato promesso un sedile da titolare in F1 e che la firma di Piastri avrebbe bruscamente cambiato i piani. Brown ha bollato queste insinuazioni come "ridicole", sottolineando con forza che la decisione di ingaggiare Piastri è stata una scelta condivisa e decisa all’interno del team. “Non so cosa mi abbia fatto ridere di più tra l’idea che non avessi voce nelle decisioni chiave della squadra o che fossi contrario alla firma di Piastri. Entrambe sono fantasie,” ha dichiarato senza mezzi termini.

La vicenda mette in luce le dinamiche interne a McLaren, una squadra alle prese con un delicato equilibrio tra ambizioni sportive e questioni contrattuali, in un momento in cui Piastri è solido protagonista della stagione. Mentre il confronto legale prosegue a Londra, lo scontro tra Palou e McLaren si conferma un capitolo acceso e carico di tensioni nel paddock di Formula 1.

Sezione: News / Data: Mar 14 ottobre 2025 alle 13:30
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Paolo Mutarelli
autore
Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
Print