Secondo quanto riportato da Autosport e altre fonti, Isack Hadjar non sarebbe convinto di una promozione immediata in Red Bull Racing per il 2026, preferendo invece consolidare esperienza in Racing Bulls. Hadjar, che in passato ha dichiarato: “È bello fare esperienza dove sono, mi sto divertendo molto ogni fine settimana e sto imparando tanto. Sarebbe positivo restare in Racing Bulls per tutta la stagione. Naturalmente, risponderei alla chiamata, ma non mi sento ancora pronto per la Red Bull. E stare accanto a Max sarebbe una grossa sfida”, lascia intendere un profilo maturo, consapevole della pressione che si vive accanto a Verstappen in una struttura così esigente.

La decisione spetta tuttavia al team: Helmut Marko, noto per le sue scelte “di rottura” sulla seconda guida Red Bull, vede in Hadjar un’opzione concreta e considera questa reticenza come un altro tassello per semplificare il quadro futuro. “Hadjar è stato molto sottovalutato dai media in Formula 2, ma per me era già evidente che fosse un pilota molto veloce”, aveva dichiarato Marko a Speedweek. Con Bayer, CEO Racing Bulls, che prova a trattenerlo (“Non portateci via Isack troppo presto! Deve crescere qui almeno fino a fine 2026...” ndr), lo scenario si intreccia con la possibile “promozione” di Arvid Lindblad, altro talento Red Bull pronto a fare il salto nella massima serie.

I dubbi sulla seconda guida Red Bull hanno ridotto quasi a zero le speranze di permanenza di Tsunoda, che potrebbe accasarsi come terzo pilota Aston Martin o chiudere il suo percorso nel gruppo Red Bull. Secondo le analisi di Johnny Herbert, “Quando stai faticando come Tsunoda, sei sempre in pericolo. La minaccia per Yuki è Lindblad, che cresce rapidissimo”. Hadjar rimane il nome più concreto per affiancare Max Verstappen, ma la squadra di Milton Keynes si riserva la facoltà di valutare anche i giovani che stanno emergendo in F2, per evitare di bruciare promesse troppo in fretta.

Con la stagione 2026 alle porte, non è escluso che la Red Bull possa sconvolgere ancora una volta le gerarchie, affidandosi a scelte coraggiose e dando spazio ai piloti con il miglior potenziale e la giusta maturità per resistere alle pressioni del team campione del mondo. Per Marko il no di Hadjar potrebbe di conseguenza semplificare le cose.

 

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Sezione: News / Data: Mer 27 agosto 2025 alle 14:00
Autore: F1N Redazione
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