Solo soletto in una stanza d'albergo. Pierre Gasly è il testimone degli effetti collaterali della volontà di andare in Australia a provare di gareggiare, quando tutto il mondo si stava fermando. Al ritorno dall'Oceania, Gasly non è potuto tornare dai suoi genitori, con cui vive ancora, in Normandia, o dalla sua ragazza che abita a Bologna. Bensì, ha dovuto fare scalo a Dubai, come previsto, e c'è dovuto rimanere. Intervistato dall'Equipe, il pilota dell'Alpha Tauri ha spiegato la sua situazione e come passa le giornate, con l'ausilio di un vecchio amico come Charles Leclerc: "Avevo uno scalo programmato a Dubai nel trasferimento dall’Australia al Bahrain e alla luce dell’evoluzione legata all’epidemia del Covid-19 ho deciso di rimanere qui. Sarebbe stato troppo rischioso andare subito dai miei genitori in Francia dopo tutte le persone che ho incontrato durante il viaggio. Abito ancora con loro e quindi ho preferito evitare di esporli ad eventuali rischi. La mia fidanzata invece è a Bologna e sarei atterrato a Milano, anche in questo caso abbiamo preferito non osare. La palestra dell’hotel è chiusa, ma per me fanno un’eccezione alla luce del mio status di atleta di alto livello. Così, la palestra è tutta per me e devo dire di non essere mai stato così in forma. Faccio due ore di allenamento al giorno, sicuramente quando ripartirà il Mondiale non avrò problemi di preparazione fisica. C’è anche la piscina all’esterno dell’hotel, ma non la utilizzo sempre per stare alla larga dal virus. Allenamento a parte trascorro il tempo guardando serie tv su Netflix e giocando ai videogiochi. Ho con me il videogioco della F1, ma senza volante e pedali preferisco giocare ad altro. Spesso gioco con Charles Leclerc, lui ora è a casa sua a Monaco. Eravamo nello stesso team in una partita di ‘Call of Duty'.

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Sezione: News / Data: Lun 23 marzo 2020 alle 13:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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