Tensione in casa McLaren

Il Gran Premio di Singapore ha riacceso le tensioni all’interno del box McLaren dopo il contatto tra Lando Norris e Oscar Piastri al via. Il britannico, nel tentativo di evitare Max Verstappen in curva 3, ha urtato involontariamente il compagno di squadra, costringendolo a perdere terreno. Nonostante il danno all’ala anteriore, Norris ha chiuso la gara davanti all’australiano, sottraendogli punti preziosi nella corsa al titolo. Piastri, deluso, ha espresso via radio la propria frustrazione, lamentando la mancanza di un intervento da parte del team: “Non è giusto, non è un gioco di squadra”. Dall’altra parte, l’ingegnere di pista Tom Stallard ha preferito rimandare ogni valutazione al dopo gara, mantenendo un approccio prudente per non compromettere il risultato complessivo.

Coulthard: “La giustizia deve essere giustizia”

David Coulthard, ex pilota McLaren e oggi commentatore per Channel 4, ha preso le difese di Piastri, sottolineando come la sensazione di ingiustizia possa pesare molto sulla fiducia di un pilota. “Si può capire la sua reazione, ha spiegato è stato spinto fuori dal compagno di squadra e si aspetta che il team agisca in modo equo. La giustizia deve essere giustizia”. Lo scozzese ha poi ricordato le proprie esperienze con Mika Häkkinen, quando in più occasioni gli venne chiesto di farsi da parte senza ricevere lo stesso trattamento. “È difficile accettarlo, perché ogni pilota vuole sentirsi trattato con rispetto e parità di condizioni”, ha aggiunto, rimarcando quanto l’equilibrio interno a una squadra sia fragile.

Piastri mantiene la calma ma il messaggio è chiaro

Dopo la gara, Piastri ha scelto un tono più misurato con i media, dichiarando di voler rivedere i replay prima di trarre conclusioni definitive. Tuttavia, il messaggio tra le righe resta evidente: in McLaren serve chiarezza nei ruoli e coerenza nelle decisioni. “Il contatto tra compagni non è mai ciò che vogliamo”, ha detto. “Parleremo internamente per capire meglio cosa è successo”. L’episodio di Singapore, oltre al danno sportivo, ha messo in luce la complessità di gestire due giovani talenti in piena lotta per il vertice: un equilibrio delicato, dove la “giustizia”, come ha ricordato Coulthard, deve restare la bussola principale.

Sezione: News / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 14:12
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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