Un impatto da 51G passato troppo in fretta

Era il 2022 quando Esteban Ocon, allora pilota Alpine, perse il controllo della sua monoposto durante le prove libere del Gran Premio di Miami. L’auto, lanciata a grande velocità verso la curva 14, andò a sbattere violentemente contro un muro di cemento privo di barriere protettive. L’impatto registrò una forza di 51G, sufficiente a distruggere il sedile, danneggiare il pedale del freno e lasciare il pilota francese dolorante alle ginocchia. Nonostante tutto, Ocon riuscì a prendere parte alla gara il giorno seguente, partendo dall’ultima posizione e terminando ottavo. Solo anni dopo, però, ha raccontato la reale gravità di quanto accadde in quei giorni.

“Sono crollato in doccia”: la confessione shock

In un’intervista rilasciata sul canale YouTube Legend, Ocon ha ricordato che l’incidente gli aveva provocato forti dolori e problemi fisici che sottovalutò. “Il giorno dopo ero sotto la doccia e sono crollato, ho perso l’equilibrio e sono caduto”, ha raccontato. Nonostante il malessere e sintomi preoccupanti, tra cui la presenza di sangue nelle urine, il pilota francese decise comunque di correre, dimostrando una determinazione notevole ma anche un rischio enorme per la sua salute. L’episodio, definito dallo stesso Ocon come “meno spettacolare di quanto sembrasse”, si rivelò invece una prova fisica estrema che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.

Il confine sottile tra coraggio e incoscienza

L’accaduto solleva interrogativi sulla gestione medica in Formula 1 e sulla responsabilità dei piloti nel segnalare eventuali sintomi dopo un incidente. Secondo il regolamento FIA, ogni corridore deve informare il responsabile medico del campionato di qualsiasi problema di salute non banale. Tuttavia, come nel caso di Ocon, la voglia di competere può spingere a ignorare segnali d’allarme. Il francese, oggi alla Haas, ha ammesso di aver sottovalutato i rischi, ma l’esperienza lo ha reso più consapevole dei limiti del corpo umano. Il suo racconto ricorda quanto sottile sia la linea che separa l’eroismo sportivo dall’imprudenza, e quanto spesso i sacrifici dei piloti restino invisibili dietro il casco.

 
Sezione: News / Data: Sab 11 ottobre 2025 alle 19:01
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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