Ferrari, il Qatar ti regala al 4° posto: mai come male dal 2020

Un weekend da incubo quello vissuto dalla Ferrari al Qatar GP, che ha messo il sigillo su una stagione da dimenticare con il quarto posto matematico nel Mondiale Costruttori a quota 382 punti, dietro McLaren (800), Mercedes (459) e Red Bull (426). A Lusail, la SF-25 ha toccato i minimi storici, con Charles Leclerc ottavo e Lewis Hamilton dodicesimo nella gara principale, dopo una Sprint disastrosa chiusa al 13° e 17° posto. Questo risultato riporta alla mente il traumatico 2020, quando la Rossa chiuse sesta con soli 131 punti per via di un motore depotenziato dalle norme FIA: oggi non è mancanza di cavalli, ma un pacchetto globale mediocre che non eccelle in nulla, né nelle curve lente né in quelle veloci, né sull'asciutto né sul bagnato.

La SF-25, mediocrità su tutta la linea

La SF-25 si è rivelata un'auto senza acuti in questa stagione, sempre in lotta nel gruppone ma incapace di veri picchi di competitività. Nei long run qatarioti, Ferrari ha accusato ritardi abissali: 25.9 al giro contro i 23.5 delle McLaren, con sottosterzo al limite del controllo e un posteriore ballerino che ha messo in crisi entrambi i piloti. Leclerc ha descritto un handling completamente mutato dalla qualifica alla Sprint, sentivo l'auto irriconoscibile rispetto a ieri, peggio di quanto immaginassi, mentre Hamilton ha parlato di instabilità totale, costretto a partire dalla pitlane per tentare setup disperati senza frutto. Il gap con i rivali si è dilatato in Qatar, circuito che premia efficienza aerodinamica e trazione, aree dove Maranello ha fallito clamorosamente.

Un'annata senza lampi verso il 2026

Senza podi consistenti e con una power unit che non brilla, la Ferrari replica i fantasmi del 2020 ma con cause diverse: allora era il motore castrato, stavolta un concetto telaistico conservativo che non evolve. Vasseur e Serra lavorano già sul progetto 2026 con sospensioni mutuate da McLaren e un'architettura rivista, ma il quarto posto certificato a Lusail brucia per l'attesa creata dal duo Leclerc-Hamilton. In qualifica, Hamilton 18° e Leclerc ultimo in Q3 dopo un testacoda ad alta velocità, sintomo di un'auto senza fiducia nei piloti. La stagione si chiude con Las Vegas e Abu Dhabi come formalità, mentre a Maranello si riparte da zero per evitare altri flop storici.

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