La competizione è il fuoco sacro del campione, ancora di più se la competizione è all'interno della propria squadra. La Ferrari si è ritrovato con un campione del mondo acclamato e un cucciolo di campione sbocciato come un petardo la notte di San Silvestro. Charles Leclerc è affamato e non intendeva fare sconti neanche a Singapore, quando la vittoria del compagno era necessaria per il suo morale. Insomma, due piloti dal carattere forte, di indubbio talento, con una macchina che sta spiccando il volo. Sembrano ottime premesse, ma peccato che stiamo a fine stagione. Sembra comunque un buon incipit per la prossima stagione. Così, lo pensa anche Cesare Fiorio, direttore tecnico della Ferrari durante un altro dualismo d'eccellenza, quello tra Alain Prost e Nigel Mansell, in un'intervista al Corriere dello Sport: "Avere un vincente e un piazzato serve a poco è decisamente più un valore che un problema avere due piloti forti. I due devono competere, mettersi sotto pressione, ciò che consente a entrambi di dare il massimo. Era così ai miei tempi con Prost e Mansell nel 1990, è così oggi con Vettel e Leclerc. Possono crearsi situazioni di tensione, ma c’è sempre la possibilità di gestirle dando disposizioni nel corso della gara".

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Sezione: News / Data: Mer 25 settembre 2019 alle 08:30
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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