In molti, in queste ore, chiedono una presa di posizione di Binotto che, al contrario, cerca la via della responsabilità e della coinciliazione tra i suoi due piloti e la direzione della scuderia. Bisogna prendere provvedimenti per futuri errori del genere e bisogna escogitare un piano per lasciare più libertà possibile a Leclerc e Vettel senza compromettere i risultati di squadra. Giorgio Terruzzi e Daniele Sparisci, del Corriere della Sera, hanno ricostruito le ore successive ad Interlagos e ipotizzato un abbozzo di strategia da parte di Mattia Binotto: "Sono partiti da San Paolo senza parlarsi. Leclerc con volo destinazione Ginevra; Vettel diretto a Zurigo. Dopo un doppio incontro con Mattia Binotto, deciso a parlare con i piloti immediatamente dopo l’incidente che aveva tolto clamorosamente dalla scena brasiliana le due Ferrari entrambi saranno chiamati di nuovo dal team principal a un colloquio, probabilmente all’inizio della prossima settimana. Pare che non verrà richiesto a Vettel e Leclerc di scusarsi di fronte all’intero personale della Gestione Sportiva, ma intanto l’analisi dell’incidente ha chiarito anche dentro Ferrari una dinamica che sposta la responsabilità verso Vettel, protagonista a San Paolo di una gara comunque infelice proprio Vettel si sarebbe lasciato sfuggire una mezza ammissione domenica sera: «Pensavo di essere già completamente davanti quando mi sono spostato» avrebbe confessato ad alcuni tecnici del team. Binotto incontrerà oggi Louis Camilleri per analizzare il presente e ipotizzare di comune accordo qualche mossa futura. A base, probabilmente, di regole interne e conseguenti sanzioni. Leclerc avrebbe voluto già nel dopo corsa una presa di posizione della squadra nei confronti di Sebastian, cosa che quasi certamente avverrà a Maranello, ma anche a lui verrà fatto notare quanto sia nocivo immettere una irruenza particolare quando si tratta di affrontare il proprio compagno, come avvenuto anche a Interlagos quando Charles ha tirato una staccata al limite per superare Sebastian poco prima dell’incidente.

È questo un tema sul quale Binotto, ipotizziamo, insisterà guardando avanti,  la Ferrari potrebbe pretendere un atteggiamento diverso da Leclerc e Vettel per le fasi di gare in cui si troveranno a combattere tra loro. Riducendo l’aggressività a vantaggio della tutela delle macchine, della classifica, dell’interesse del team. In caso contrario potrebbero scattare, appunto, delle sanzioni, sia pecuniarie (i piloti sono sempre molto sensibili sul tema denaro), sia disciplinari, con qualche conseguenza sulle priorità per le gare successive. Il tema è spinoso da sempre del resto. Senna fece saltare ogni accordo con Prost alla sua seconda gara in Mclaren, nel 1988; il giovane Hamilton generò una crisi nella relazione con Alonso al debutto con la Mclaren nel 2007; Hamilton e Rosberg se le sono date spesso e volentieri nei quattro anni della loro convivenza in Mercedes, per non parlare delle rivalità Piquet-Mansell alla Williams nel cuore degli anni Ottanta e Mansell-Prost in Ferrari nel 1990. Il tutto considerando che Vettel nel 2020 sarà al tramonto della sua permanenza in Ferrari mentre a Leclerc spetta il compito di aprire un ciclo rosso, possibilmente con una macchina capace di fronteggiare Mercedes e Red Bull. Binotto si prepara a imporre regole e penali con una severità più marcata, con il desiderio di chiudere il caso per passare ad altro: alla definizione della monoposto 2020 e alla delicatissima gestione politica del nuovo accordo tra i team

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Sezione: News / Data: Mar 19 novembre 2019 alle 11:20
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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