Un anno fa, ci ha lasciato un pezzo di storia passata e presente della Formula 1. Niki Lauda è stato campione del mondo da pilota e uno dei pezzi fondanti della Dinastia Mercedes. Alla Gazzetta dello Sport, Luca Cordero di Montezemolo racconta il suo grande amico e la sua volontà di volerlo a capo della F1: "Mi voleva a capo della F1, sarei diventato una sorta di amministratore delegato con Ecclestone nel ruolo di presidente onorario. Ed era uomo Mercedes, io fino a dieci giorni rappresentavo la Ferrari ed ero a un passo dal comando in F1. Questo indica ancora una volta quanto fosse leale e quanto fosse solido il nostro rapporto di amicizia. Tra le foto che conservo sulla mia scrivania c’è quella della vittoria a Jarama nel 1974, la sua prima e la mia prima da direttore sportivo. Non abbiamo smesso di frequentarci anche quando siamo diventati avversari. La Ferrari stava per firmare Jean Pierre Jarier, ma io e Regazzoni lo convincemmo a scegliere Lauda. Quando si partiva per i Gran Premi Ferrari faceva sempre il segno nove a Niki con le dita, evocando i punti che allora erano garantiti al vincitore. Poi, dopo l’incidente al Nurburgring, ovviamente il Commendatore pensò a come sostituire Lauda, perché non si sapeva nemmeno che sarebbe mai tornato a correre. Niki non la prese bene e si sentì un po’ solo perché io intanto ero andato a Torino a dirigere le relazioni esterne della Fiat”.

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Sezione: News / Data: Mer 20 maggio 2020 alle 11:30
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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