Nel 2009, scoppiò il caso Nelson Piquet Jr., quando il figlio d'arte a Singapore è andato KO e la Formula 1 indagò sull'intenzionalità del gesto, pensando che fosse stato un'ordine di scuderia da parte di Flavio Briatore. La situazione si risolse con due anni di radiazione per il team principal italiano, che poi è stata annullata. Al Corriere della Sera, Briatore ha raccontato aneddoti di questa storia: "Max Mosley me l’aveva giurata, mi hanno incolpato di tutto, ma poi sono stato riabilitato da un Tribunale di Parigi. In F1, che per me era un prodotto come un altro, un business, mi hanno fatto la guerra tutti. Sono entrato con la Benetton, eravamo quelli che facevamo i maglioni. Poi ho vinto GP con tre team, Ligier compresa, ma invece di dirci bravi qualcuno mi ha odiato per tutta la vita come Mosley. Mi ha aiutato Ecclestone, abbiamo fatto delle buone cose con Montezemolo quando con la Fota ci siamo opposti a Mosley. Nel 2009 abbiamo riunito tutti i team principal da noi alle 2 del mattino. Con Ecclestone un problema lo risolvevi in tre minuti, ora in F1 manca un capo.Tutto quello che non si vede deve essere uguale. Più ci sono macchine simili più emergono i piloti migliori, più i team medi possono concorrere, essere competitivi. Il budget cap va raggiunto non fissando una cifra, ma attraverso al regolamento: tot alettoni, tot ore in galleria del vento, e poi le gare devono essere più brevi, due da 40 minuti”.

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Sezione: News / Data: Gio 09 aprile 2020 alle 14:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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