La FIA ha dato via libera per continuare lo sviluppo delle monoposto, anche se la stagione non è ancora iniziata, ma in tempo di quarantena è tutto molto più complicato. Alcune squadre, al ritorno da Melbourne, sono in quarantena e la Ferrari ha chiuso la gestione sportiva per affrontare l'emergenza Covid 19. Paolo Filisetti della Gazzetta dello Sport ha parlato di uno sviluppo possibile per la Ferrari solo al 65%: "La decisione di bloccare le attività per due settimane presa da Louis Camilleri include anche quella della Gestione sportiva. Per contro, le scuderie inglese invece continuano a lavorare con un vantaggio tangibile". La pandemia mondiale ha costretto il governo italiano a bloccare la maggior parte della produzione industriale del paese, tra queste rientra la Ferrari, sia come costruttrice di automobili sia come scuderia. Soltanto che tali limitazioni non esistono per le sette scuderie di base in Inghilterra, ancora poco colpita e per questo ancora senza limitazioni di questo tipo. Questo comporterebbe uno svantaggio in termine competitivo tra Ferrari e Mercedes, tedesca ma di base a Brixton. Anche la Renault e la Red Bull, altra competitor delle Frecce d'Argento, si trovano in difficoltà per le limitazioni emesse dal governo francese e giapponese (Honda, costruttrice motori della Red Bull). Urge una decisione da parte della FIA, già alle prese con una ridefinizione del calendario, dei nuovi regolamenti che potrebbero slittare, con l'organizzazione del mondiale e con la possibilità di ritrovarsi l'intero Circus infettato, dopo esser stato in Australia. Interessante, la proposta della Ferrari di anticipare il periodo di ferie, previsto ad agosto nella consueta pausa estiva, ad adesso, ma comunque non colmerebbe il possibile divario di sviluppo tra i team.

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Sezione: News / Data: Mer 18 marzo 2020 alle 14:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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