Ad Auto Hebdo, Frederic Vasseur tratteggia un futuro non proprio ottimista, ma molto crudo e realista. L'emergenza che sta affrontando il mondo intero sta costringendo intere produzioni ad auto-paralizzarsi e, quando sarà il momento di ripartire, sarà estremamente complicato, soprattutto per quei settori, come la F1, che non rientrano tra le priorità: "Vedendo la diffusione dell’epidemia, chi può dire a quale punto sarà il Canada a giugno? Quando la pandemia terminerà, ci sarà una pesante crisi e sinceramente credo che quello di Monaco non sarà l’unico GP cancellato. Questo aspetto è stato sinora sottovalutato dalla F1, che sta iniziando a realizzarlo solo ora. In oltre trent’anni di carriera, ho dovuto affrontare le conseguenze e le incertezze legate alla Guerra del Golfo nel 1990, all’11 settembre 2001, alla SARS nel 2003, sino alla crisi economica del 2007-2008. Il confinamento nelle case l’avevano conosciuto solo i più anziani durante la seconda guerra mondiale. Ci aspettano tempi difficili, ci sarà un prima e un dopo il COVID-19, quantomeno in termini di priorità. E non sono sicuro che il motorsport rientrerà tra queste priorità. Tutta la squadra di gara è stata messa in quarantena per non correre rischi. Gli altri 350 dipendenti sono confinati in casa. La decisione di anticipare la pausa estiva è venuta in nostro soccorso, perché non sarei riuscito ad attivare per tutti il telelavoro. L’impianto di Hinwil sarà chiuso dal 23 marzo al 13 aprile“

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Sezione: News / Data: Mar 24 marzo 2020 alle 14:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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