Il Gran Premio d’Olanda, disputato per 34 edizioni tra il 1952 e il 1985 e poi dal 2021 al 2024, rappresenta uno dei capitoli “old school” più affascinanti della Formula 1. Sul suggestivo tracciato di Zandvoort, incastonato tra le dune del Mare del Nord, si sono scritte pagine indelebili: il valore della qualifica è cruciale (il 47% delle gare è stato vinto dalla pole e il 76% dalla prima fila), mentre sorpassare resta una missione complessa vista la pista stretta, veloce e piena di curve sopraelevate. La presentazione dello stesso ci arriva tramite Full Gas Blog: "Questo weekend si disputerà la penultima edizione del GP di Olanda a Zandvoort, vista la scadenza del contratto con la F1 nel 2026. Zandvoort premia la track position: il 47% delle edizioni è stato vinto dalla pole e il 76% dalla prima fila; la pit lane tra le più brevi (~21,5 s) incentiva strategie snelle e undercut aggressivi e l'innalzamento del limite di velocità da 60 a 80 Km/h favorirà ulteriormente questa strategia. Nel recente ritorno la tendenza è stata netta con Verstappen (2021–23), ma nel 2024 Lando Norris ha interrotto la serie vincendo dalla pole con quasi 23 secondi di margine; sul lungo periodo Jim Clark resta il primatista di successi (4) e Zandvoort ha firmato pagine indimenticabili da Hesketh ’75 a Lauda ’85.”, dichiarazioni dalla redazione ai nostri microfoni.


Tra i vincitori spicca Jim Clark con 4 successi, seguito da Stewart, Lauda e Verstappen con 3 a testa. Ferrari è la scuderia più vincente (8), davanti a Lotus (6), McLaren (4) e Red Bull (3). Il tracciato misura oggi 4,259 km per 72 giri (306,587 km totali) e il record sul giro in gara appartiene a Hamilton con 1:11.097 (2021).

Il dossier degli episodi memorabili parte dal 1959, con il primo storico trionfo BRM grazie a Jo Bonnier, arriva alle favole “underdog” dell’epoca Hunt-Hesketh (1975) e tocca anche momenti drammatici come le tragedie di Roger Williamson (1973) e Piers Courage (1970), che hanno cambiato la percezione della sicurezza in F1. Nel 1985 Lauda firma la sua ultima vittoria partendo dalla decima casella prima del lungo stop, mentre la tripletta di Max Verstappen tra 2021 e 2023 riporta la folla orange in estasi. L’edizione 2024 ha visto Lando Norris interrompere la serie perfetta di Verstappen, chiudendo dominatore da pole con quasi 23 secondi di margine e stabilendo anche il suo primo “hat trick” tra pole, vittoria e giro veloce. Lo spettacolo sulle tribune è costante: più di 305.000 presenze a ogni weekend dal 2022.

Dal punto di vista tecnico, Zandvoort impone assetti aerodinamici medio-alti, massima cura nella gestione delle gomme e strategie raffinate favorite dalla pit lane corta. I due banking da 18-19°, l’alto rischio di sabbia in pista e il vento rendono fondamentale la track position. Dal 2021 il ritorno del GP è anche sinonimo di sostenibilità: evento best practice per mobilità verde e alimentazione a energia rinnovabile. La timeline F1 cita la tripletta Ferrari nel 1952, la nuova era post-2021, le gare leggendarie e la moderna rivalità Verstappen-Norris. Zandvoort resta una delle mete più “pure” del motorsport: ogni dato, ogni aneddoto e ogni record narrano un pezzo di storia che continua a fare scuola nella Formula 1 moderna.

Fonte: Full Gas Blog

Sezione: News / Data: Mar 26 agosto 2025 alle 10:47
Autore: F1N Redazione
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