Su un circuito in cui le squadre hanno dovuto aumentare l'altezza da terra e concentrarsi principalmente sulla messa a punto meccanica, Ferrari ha trovato la propria performance soprattutto grazie al lavoro sul sistema frenante e, in particolare, sulla regolazione del differenziale — un aspetto cruciale ma spesso trascurato che influisce sulla rotazione della vettura, sulla temperatura degli pneumatici e sull’adattamento del pilota alla guida.

In questo contesto tecnico così specifico, il team di Maranello è riuscito a superare Mercedes, sfruttando anche la scelta degli pneumatici fatta da Pirelli, che si è rivelata poco adatta per il weekend americano ad Austin. Questa combinazione di lavoro puntuale sul setup e l’ottimizzazione delle componenti meccaniche ha consentito a Ferrari di emergere come terza forza sul tracciato, dietro a Red Bull ma davanti alla Mercedes, con un’ottima gestione delle gomme e un equilibrio della vettura che ha favorito i propri piloti.

Il ruolo del differenziale, in particolare, è stato fondamentale per riuscire a migliorare la trazione in uscita di curva e mantenere costante la temperatura degli pneumatici, evitando il surriscaldamento che avrebbe potuto penalizzare le prestazioni in gara. Questo si traduce anche in una migliore confidenza dei piloti, capaci di esprimersi al massimo senza esitazioni.

Ferrari ha dunque dimostrato una crescita tecnica importante ad Austin, riuscendo a confermare un passo avanti rispetto alla concorrenza, grazie a un lavoro di dettaglio e a una strategia di gestione delle gomme vincente. 

Sezione: News / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 07:41
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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