Un Gran Premio pazzo, completamente pazzo. Di quelli che non si vedevano da una vita, e lo si capiva già dalla partenza quando, dopo tanto tempo, si è scelto di partire con le full wet dallo schieramento e non dietro la Safety Car. Un Gran Premio che sembrava dominato dalla Mercedes, ma che le svariate safety car hanno miscelato. La Ferrari a un certo punto sembrava la favorita, o quantomeno insieme a Verstappen la candidata alla vittoria. Peccato che Leclerc esca e vada a sbattare. Mani in volto, quasi lacrime. Un errore che sarà ripetuto in seguito da Hamilton, penalizzato per esser rientrato ai box tagliando la corsia, Raikkonen e Hulkenberg. Solo il tedesco uscirà a piedi dalla sua vettura come il monegasco. Verstappen vola, e come lui diversi outsider. Da Albon, alt alenante quanto spettacolare, a Kvyat, martello pneumatico fra il 40° e il 50° giro. La Toro Rosso prova l'incornata, ma la sorella maggiore è di un altro pianeta. Hamilton intanto annaspa, si gira, affoga nella voglia di rimonta, animato da una smania non condivisa da un abulico Bottas, spento al pari delle sue possibilità di rinnovo Mercedes 2020. Spento al punto da calare il sipario in anticipo, oltrepassando i limiti della pista e facendo a pezzi la sua vettura. Safety Car pronta a rimescolare tutto, ancora una volta, a 7 giri dalla fine allora. Vettel attende sulla sponda del fiume, 5°, senza gran ritmo per la maggior parte del pomeriggio, pronto all'agguato. Tira allora fuori gli artigli nel finale, rispolverando la rossa del venerdì. Supera Sainz senza DRS, poi fa fuori le sorpresissime Stroll e Kvyat e mira l'olandese volante. Boato del pubblico da impazzire, ma Verstappen è lontano. Max esulta, con la consapevolezza della sua grandezza, ma Sebastian ricaccia indietro critiche e dramma sportivo complessivo. 2° podio nella storia della Toro Rosso con Kvyat.
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Sezione: Diretta GP / Data: Dom 28 luglio 2019 alle 17:08
Autore: F1N Redazione
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